Tanto per rimanere nel fiorentino, zona di ciccia robusta e coloriti inservienti, vi porteremo oggi in quel di Troghi, alle porte, o meglio alle terga, di Firenze: già trovarlo è un’impresa. Ma se non siete buoni neanche a staccarvi lo stronzo dal culo quando cacate, questo non è posto per voi.
Lasciatisi alle spalle la trippa-cappa fiorentina, si procede a tentoni nel buio in salita sulla rustica e campagnola provinciale che da Bagno a Ripoli sale verso Incisa, schivando trattori in folle in discesa che arrivano dalla direzione opposta, ciuchi col calesse e pure qualche verro solitario, che cercherete di investire vedendoci in fieri ottimi spezzatini: cosa del tutto sconsigliata, visti i borri a lato passeggero.