Tanto per rimanere nel fiorentino, zona di ciccia robusta e coloriti inservienti, vi porteremo oggi in quel di Troghi, alle porte, o meglio alle terga, di Firenze: già trovarlo è un’impresa. Ma se non siete buoni neanche a staccarvi lo stronzo dal culo quando cacate, questo non è posto per voi.
Lasciatisi alle spalle la trippa-cappa fiorentina, si procede a tentoni nel buio in salita sulla rustica e campagnola provinciale che da Bagno a Ripoli sale verso Incisa, schivando trattori in folle in discesa che arrivano dalla direzione opposta, ciuchi col calesse e pure qualche verro solitario, che cercherete di investire vedendoci in fieri ottimi spezzatini: cosa del tutto sconsigliata, visti i borri a lato passeggero.
Comunque non fatevi troppe illusioni, il posto non vale la pena di essere menzionato per la qualità delle ciccie: fa solo da pizzaro. Ma procediamo con ordine. La prima difficoltà può essere quella di identificare il locale (che rimane sulla provinciale alla vostra destra). Ma non dovete cercare un ristorante, bensì un baracchino dell’Anas. Questa infatti è l’immagine che riassume in un attimo l’aspetto esterno della catapecchia: una scalcinata casa cantoniera ormai in disuso.
Parcheggiata la macchina tra uno scannafosso ed un dirupo, l’aspetto esteriore è quantomeno terrifico: cavi elettrici penzoloni, intonaco rattoppato e un color topo generale. Un’atmosfera degna dei migliori horror-trash yankee come Gli scroti hanno gli occhi, Il vaso assassino e La giumenca dagli occhi scopini. Ma da bravi Laydi non sarà questo a spaventarvi, bensì il bettoliere. Vi si parerà davanti un cosacco rubizzo e verecondo dai terrifici mustacchi e dalla stazza non meglio precisata. Non fatevi intimidire: ello al contrario del Sudicio è mite e mansueto come un pastore transumante, se tralasciamo i modi poco affettati.
Infatti vi inviterà ad accomodarvi in un angusto androne (il locale si compone infatti di due stanze 5×5 mt, una per il pizzaiolo e una per gli avventati… avventori), invitandovi gentilmente a levarvi i diti di culo da soli, andando a pomparvi l’acqua con cui vi disseterete da una pozza pei porci un paio di chilometri più a monte. Scherzi a parte (ma non troppo), dovete apparecchiarvi da soli e il “bevere” è a libero servizio in un sottoscala muffito, dove troverete un vasto assortimento di bibite da discount e vinelli degni delle peggiori mescite, nonché, se proprio siete tirchi fin sotto l’ugne ma comunque assetati, alcune stalattiti sugnose da suggere avidamente. Servitevi da soli.
Si consiglia di abusare di quanto disponibile, compresa tutta la tolla del vinsanto, dato che al momento di pagare il prezzo non cambierà di un centesimo, sia che abbiate bevuto un’acqua minerale, sia che vi siate sbronzati come portuali con una bigoncia di vino. Magari però evitate di toccargli i bicchieri in vetro. Potreste ritrovarveli ficcati nel baugigi dall’oste stesso mentre con la mano libera vi addita dei menci bicchierini di plastica: farete uso di quelli.
Ci siamo trattenuti a stento dal fare il palio della cinta modello chi più grufola meglio grufola, ma il regime fate icchè cazzo vu volete solletica lo scroto e allieta le membra. Vale la pena di menzionare il fatto che eravamo gli unici avventori del locale (per fortuna, tre maiali a braccetto già ci stanno pigiati), ad eccezione di uno sparuto pellegrino comparso sulla soglia a tarda notte (siamo arivati dopo le 22.00 e rimasti oltre la mezzanotte). Come a dire, la cucina è più efficiente di un 24ore pakistano in centro a Milano, con il tricheco che tra un pizzino e l’altro smanacca sui filmini trash anni 80 in seconda serata.
La stanzetta comunque si compone di pregiato mobilio in sedie di formica da refettorio dell’ospizio, fiori (non) volutamente secchi per dare quel tocco di tetro che non guasta mai, piastrelle con la fuga nera di loia e tovaglie da profugo terremotato modello sisma di Giava ’06. Una chicca.
Se a questo punto fate pure richiesta di menù, siete proprio dei ceppiconi! Poveri sciocchi! Ovviamente il menù è avulso dalle logiche di locali come questo. Vi va bene se trovate i nomi delle pietanze sbaffate su un telo col carbone del forno. Prezzi in lire ovviamente. Comunque (o meglio, per forza), meglio fare affidamento sull’intuito del pizzaro, che alla domanda “Che c’hai?” ti risponderà “C’ho da vedè icchè mi resta”. Freddati.
Ma in ciò che veramente conta, cioè la qualità (relativa) e la quantità (oggettiva), lo stallaio non delude: con i suoi zampucci fatati vi confezionerà lesto gli ottimi ed enormi pizzioni, che NON pagherete in proporzione. Che volere di più?
Magari chiudete in bellezza con una capatina in bagno, raggiungibile dalla stanza del pizzaro (così vi togliete la soddisfazione di lanciare un occhiata alle strane arpicinazioni e karbala dell’energumeno (casomai vu’ siate tra i diti in culo delle filiere trasparenti) scendendo in un incubolo irto e scurito.
Dopo un attimo di titubanza, qualche rincuorante ventata di freschezza, proveniente dalle finestre spalancate sui campi, vi rassicura che non state andando in qualche oscuro rimessaggio dove il bruto sevizia gli avventori più lagnosi. Una volta scesi vi si parano davanti non una, ma due(!) tazze. Immediatamente ci si accorge che una è rovesciata in un angolo (non è stato appurato se piena o vuota) e pertanto inservibile.
Menzione d’onore per il bagno, relativamente lindo e pulito. Il motivo viene presto rivelato da un onnipresente ma leggerissimo strato di polvere: probabilmente nessuno usa quel bagno da anni.
Dopo un rapido bisognino a mele strinte (non si sa mai che il tà nghero vi abbia seguito con l’intento di insalamoiarvi i capperi), sgreppate in superficie e pagate il conto.
I 45 Euri scuciti sulla carta da caci per sei pizze (buonissime e belle grosse), bere a volontà e stronchini finali valgono bene tutte le amenità che incontrerete. L’alternativa per gli uggiosi è venire salamoiati sine requie.
Standing ovation per il casaro. Alla prossima!
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Pizzeria La Stella Polare
333 3945091
Indirizzo ufficiale
Frazione Troghi 6/B – 50067 Rignano sull’Arno (Fi)
Indirizzo utile per trovarlo davvero
via Aretina per San Donato (numero civico non visibile), Troghi, Rignano sull’Arno (Fi)
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Visualizzazione ingrandita della mappa
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28 Commenti
Fenomenale!! la pizzata del vero Laydo.. devo farci una capatina.
Vorrei anche far posare l’ attenzione sul dotto recensore di catapettole in quel di “Poggio di Petto”..
località assai remota ed ardua e perigliosa da raggiungere..
(l’ ultimo tratto è sterrato e servirebbe una jeep… state attenti ai Cingniali!!)
Ridente Rifugio alpino (non ci si mette in cammino se la bocca non sa di vino…) situato in cima alle Alpi di cavarzano..
non distante in linea d’aria dal Regno del sudicio da voi già recensito..
uno spettacolo vedere le caprette che di li ha poco assaggerete sotto forma di prosciutto o sughino per i tortelli,
sgambettare allegre sul tetto di quel bugigattolo (prenotare è obbigatorio..
Merita se siete in zona fateci uno scappo.. ne verrà fuori una recensione con i fiocchi!!
ciao a tutti!
ahaha obbligatorio un giro!!!
Ma li scovate tutti voi questi posti dove il livello di igiene è clamorosamente sotto la media?
Io quasi quasi un salto ce lo faccio! Piglia bene!
Beh ma te mangi anche da Rosso.. cosa vuoi che ti faccia una pizza a Troghi?!
Pensa.. c’è chi mangia dalla piera…
ma si è preoccupato al idea di mangiare a troghi!
No no, Nina… attenzione!
I due posti recensiti fino ad ora sono grezzi, indecenti, maleducati, indecorosi, esteticamente deleteri, rozzi, ecc…
Ma non sporchi!
Oh Ivano, ma l’ultimo tratto è proprio così sconnesso?
Nel senso, il fuoristrada è indispensabile o con un po’ di attenzione si fa anche con una macchina normale?
io l’ ho fatto con una Ford Fiesta….
ma è ghiaino.. quindi ocio in salità ! pperchè le ruote slittano facile..
io consiglio di andarci di giorno x2 motivi la strada da fare è bastardissima e di notte le possibilità di finire nella scarpata sono elevatissime (è davvero ripidissima sarebbe difficile da fare pure a piedi)
in secondo luogo perchè non esiste il menù.. tu ti siedi a tavola e loro cominciano a portare il menù del giorno, le pietanze sono caratteristiche del luogo sane e fatte in casa (la pasta è favolosa.. ma anche le ficattole non scherzano)
Tutto si può riordinare più e più volte fino ad esaurimento scorte!!!
il tutto alla modica cifra di 23 euro caffè ed ammazza caffè compresi..
roba da uscire sentendosi un lottatore di sumo fuori peso massimo!!
consigliatissimo a tutti.. forse ha il solo difetto di non essere poi poi grezzissimo..alla fin fine il posto pur rustico che sia è pure grazioso.
ciao a tutti.
P.S. per farla con una fiesta ho dovuto far scendere i passeggeri e farlgi andare a piedi consigliatissmo durante la bella stagione per favorire l’ appetito e godersi un bel panorama.. tranquilli fannulloni miei saranno al massimo 800+1000 metri di scampagnata.
ariciao!
Senza greppo!!!
Ivano tu mi illumini!!! Lo inserisco subito nella lista dei Laydo-posti più “in”..un must!!..sicuramente lo visiterò quanto prima..
la stella polare del nostro amico detto paglione o il bandito come volete insomma è un pazz come noi degli ultras troghi onore ai paglione brillerà sempre la stella polare
brutto stronzo non mi offendere quel pazzo di marcone te sei abituato a ristoranti di classe??e allora vattelo a piglià nel culo te e tutti gli stronzi come te che giudicano marcone..IMPARA A VIVERE!!!!!!!!!!NON TI SALUTIAMO NEMMENO LURIDO STRONZO
Ma chi è che ha offeso Marcone, la pizzeria o si è mostrato abituato a ristoranti di classe?
Non vorrei sbagliarmi, ma questo non mi pare proprio il sito per chi è abituato a ristoranti di classe.
Boh… gente strana.
Oh ultras, vedi di fatti una trombata ogni tanto che tussei acido e isterico.
E già che tu ci sei, facci anche un bel pipone a tutti!
ULTRAS TROGHI SENZA PADRONI..voi non siete nessuno..venite a troghi..vi romperemo il culo..e tromba te di più.. zitello di merda..e le pipe me le fa to ma stupido
trucido del fosso…ma vaffanculo..tu ma fa le pipe..
oh laydo..e tu offendi la campagna?? vorrei sapere in dò tu abiti..
Caro ultras di Troghi, credo le sfugga il fatto che su questo sito non si offenda la campagna, ma ci si bei e ci si glori dei suoi aspetti più grezzi e ruspanti.
Se lei leggesse con attenzione l’articolo sulla “Stella Polare”, noterebbe che se ne parla in termini molto positivi, compiacendosi del suo essere quantomai “cignale”.
Spero che questo possa contribuire a chiarire la questione derivante da un suo fraintendimento. Nel caso contrario non si aspetti delle scuse. Laydo non chiede scusa a nessuno perchè Laydo ha sempre ragione.
Distinti saluti…
Lo Gnomosessuale
portavoce di Laydo.it
Oh pidocchioso d’un ultras, dalla fine dell’estate ci sono stato quattro volte a mangiare alla Stella Polare. E senza nessun coglione che sia venuto a rompermi il culo.
E se tu ti fai fa’ le pipe dalla mi’ mamma tussei un bello sfigato, razza di ghiozzo. La mi’ mamma c’ha più di sessant’anni.
Prova ad andà con quarche troione di Firenze sudde se un tu trovi di meglio.
impiccattti trucido del fosso
CURNUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUT!!!
è surreale….. “del nostro amico detto paglione o il bandito come volete insomma” pure lo presenta…che cretino….povero demente….
Qui una foto dello stallaio: http://www.facebook.com/photo.php?fbid=125927107450596
La Stella Polare è gioia, amore e degrado!
Propongo di organizzare qui un raduno laydo per i veri laydi.
Con mio sommo dispiacere, mi dicono che ultimamente si sia un po’ ripulito.